Il Consiglio metropolitano riunito ha approvato all’unanimità il Regolamento per l’istituzione delle zone omogenee previste dal Piano Strategico metropolitano come principale strumento di pianificazione dello sviluppo socio-economico del territorio. La predisposizione di tale regolamento era stata prevista in occasione dell'approvazione del Piano Strategico lo scorso dicembre.
Le Zone omogenee, riconosciute già nello Statuto, sono state pensate come strumento e manifestazione delle specificità territoriali della Città metropolitana sulla base di una delimitazione territoriale con caratteristiche geografiche, demografiche, storiche, economiche ed istituzionali. Ognuna sarà formata in base alle indicazioni che forniranno i 44 singoli comuni metropolitani che sceglieranno a quale appartenere.
Il regolamento prevede che siano i singoli consigli dei comuni a scegliere i loro rappresentanti entro 90 giorni dopo di che, entro altri 90 giorni, il Sindaco metropolitano procederà alla convocazione dei singoli rappresentanti legali dei comuni per dare vita all’istituzione delle Zone omogenee così come prevede anche la zonizzazione della legge regionale e porrà la suddivisione all’esame del Consiglio metropolitano. In caso di voto favorevole entro i 180 giorni successivi le zone omogenee verranno, di fatto, approvate e rese operative salvo eventuali osservazioni della Regione Veneto.
Ogni zona omogenea costituirà un’apposita commissione con un presidente che sarà inserito nella cabina di regia prevista per l’attuazione del Piano Strategico.
“Le zone omogenee sono un altro esempio di buona politica che la Città metropolitana sta dimostrando di adottare da 4 anni e con il risultato non solo dell’azzeramento del debito, ma anche all’approvazione sempre all’unanimità di una serie di delibere studiate per il miglioramento e la crescita dell’ente – ha detto il Sindaco Brugnaro – La creazione delle zone omogenee ci permetterà di attivare uno strumento per dialogare con il territorio in via continuativa diventerà uno strumento di ascolto delle comunità locali con una suddivisione per temi e non solo per provenienza geografica”.
Il Consiglio metropolitano nella seduta odierna ha approvato anche la variazione di bilancio per il triennio 2019-2021 che grazie all’azzeramento del debito prevede essenzialmente l’utilizzo di minori spese (310.000 euro) che vengono destinate a finanziare alcuni progetti: 140mila euro per finanziare un progetto sperimentale di vigilanza h24 sulle aree della laguna concesse dal Magistrato alla società San Servolo srl e destinate all’allevamento delle vongole; 50.000 euro per manutenzioni edifici utilizzati e fini scolastici e 20.000 euro per traslochi al fine di consentire lo spostamento del laboratorio dell’Istituto Mattei di San Stino di Livenza da San Donà di Piave ove attualmente è collocato presso il liceo Montale a San Stino di Livenza; 50.000 euro per integrare lo stanziamento di spesa relativo allo sfalcio dell’erba e potatura lungo le strade provinciali; 50.000 euro per spese di servizi connessi gestiti dal settore edilizia per accatastamenti, rilievi rinnovi CPI (Certificato Prevenzione Incendi).
La variazione prevede, inoltre, utilizzo di maggiori entrate per 44 mila euro derivanti da sanzioni codice della strada riscosse dal Comune di Concordia Sagittaria che vengono utilizzate, in base alla convenzione siglata con tale Comune, per manutenzione Strada Provinciale 68 che insiste sul Comune di Concordia. Infine si utilizza parte dell’avanzo di amministrazione vincolato per 1 mln di euro derivante da trasferimenti regionali destinati alle funzioni inerenti il Mercato del Lavoro, ed in particolare interventi per disabili, che devono esser restituiti a Veneto Lavoro posto che tali funzioni sono state assorbite dal 1 gennaio 2019 dalla Regione Veneto.
Il Consiglio metropolitano ha, infine, rinnovato per altri due anni la convenzione con il Consorzio di gestione del “Parco dei fiumi Reghena, Lemene e dei laghi di Cinto” tra il Comune di Portogruaro, il Comune di Cinto Caomaggiore e la Città metropolitana.