
La Città Metropolitana di Venezia nell’ambito del programma di miglioramento della sicurezza stradale lungo le strade provinciali in gestione, ha individuato un intervento, in accordo con lo stesso Comune di S. Stino di Livenza, che prevede la realizzazione di una rotatoria in area urbana all’interno del centro abitato all’altezza dell’incrocio con la via Fosson. Si tratta di un investimento di 230mila euro suddiviso in due stralci da 130 e 100 mila euro finanziati alla Città metropolitana con il contributo di 50mila euro del Comune di San Stino di Livenza. L’apertura dei primi cantieri è prevista entro questo mese, mentre i lavori avranno una durata di 60 giorni.
Il progetto esecutivo, approvato tramite decreto dal sindaco metropolitano Luigi Brugnaro, prevede la realizzazione dell’opera lungo la Sp 61 “S. Stino di Livenza-Annone Veneto-Pravisdomini” con la sostituzione dell’incrocio a raso con uno svincolo rotatorio “non convenzionale “a tre rami”. Verrà rivista e migliorata l’illuminazione e soprattutto aumentata la sicurezza sia per i veicoli in transito e in manovra. Verrà garantita maggior sicurezza.
“Grazie a questo intervento Città metropolitana risolve un problema di viabilità atteso da tempo e riqualifica un tratto della Sp61 con dei lavori che porteranno ad un aumento della sicurezza e ad una maggiore fluidità del traffico – spiega Paolino D’Anna, consigliere metropolitano delegato alla mobilità – Le risposte alle richieste dei comuni sono il miglior biglietto da visita che cementifica la collaborazione con i sindaci e il territorio”.
“Ringrazio la Città Metropolitana di Venezia e il sindaco Luigi Brugnaro per aver messo a disposizione le risorse necessarie per la realizzazione di quest’opera, a cui ha compartecipato anche il Comune di San Stino con un contributo di 50 mila euro – aggiunge Gianluca De Stefani, sindaco di San Stino di Livenza -.Si tratta di un intervento utile e necessario per migliorare il flusso stradale in quel tratto di viabilità con positivi riflessi nel centro di San Stino, rendendo più fluida la circolazione dei veicoli, soprattutto nelle ore di maggior traffico. Un’opera di cui si discuteva da anni: diverse amministrazioni in passato ne avevano parlato, ma nessuna aveva mai intrapreso un percorso amministrativo concreto per arrivare alla sua realizzazione”.