
La Città metropolitana ha avviato un intervento capillare che prevede un’attività cosiddetta di “relamping”, lungo il 50% dei 3500 punti luce installati negli 800km di strade di sua competenza. I lavori prevedono l’adeguamento, la sostituzione o la nuova installazione di componenti impiantistici, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica, riducendo i consumi e garantendo un corretto livello di illuminamento come previsto dalle norme europee. Si tratta di un investimento di 2 milioni di euro, una spesa sostenuta con risorse proprie della Città metropolitana.
I nuovi apparecchi che sostituiranno quelli esistenti sui lampioni posizionati lungo le strade provinciali saranno a tecnologia LED ad alta efficienza, completi di ottiche stradali idonee, alimentatori elettronici e dispositivi di regolazione del flusso luminoso.
Saranno installati dispositivi ad alta efficienza, predisposti per la riduzione automatica del flusso luminoso nelle ore notturne, al fine di ottimizzare i consumi energetici e limitare l’inquinamento luminoso.
Il sistema, inoltre, sarà predisposto per l’integrazione con telecontrollo e tele gestione, consentendo così la gestione remota dei livelli di luminosità, il monitoraggio dei consumi, la segnalazione di guasti e l’eventuale aggiornamento dei parametri operativi: tale predisposizione è fondamentale per l’inserimento degli apparecchi in sistemi di illuminazione intelligente (smart lighting), coerenti con le attuali direttive in materia di efficienza energetica e digitalizzazione delle infrastrutture urbane.
Il progetto di relamping prevede, poi, l’installazione di un sistema di supervisione per il monitoraggio da remoto degli impianti, con particolare attenzione alla rilevazione degli assorbimenti elettrici e al controllo delle condizioni operative in tempo reale: tutto ciò è progettato per garantire una gestione efficiente, tempestiva e centralizzata degli impianti, migliorando l’affidabilità e riducendo i tempi di intervento.
L’intervento interesserà circa il 50% dei 3.500 punti luce di competenza della Città metropolitana di Venezia e avrà una durata di sei mesi.